Ho scritto un libro, un libro che parla di niente. Quattro anni, stessa strada a piedi, passo dopo passo…ogni mattina ero la sveglia della mia sveglia. Era quello che volevo fare. Felice di andare a scuola. Se mi sentisse il mio “io” adolescente…mi farebbe una smorfia minacciosa o forse un ghigno malefico.
Dopo quattro anni, uno dopo l’altro, una bella storia… di insegnamento, laboratori e attività di ogni genere a contatto con i giovani adolescenti; ho dovuto trascorrere il quinto anno lontano dalla scuola, lontano da loro, colpa di questioni "personali”, purtroppo. Mi sono dedicato ogni giorno a immaginare e a costruire nella mia mente le tipiche giornate che avrebbe affrontato un mio alunno, una mia alunna, io con loro insieme a scuola, in quella scuola che chiamo casa…che deve necessariamente avere un’aria familiare. Faccio l’insegnante, quello precario, che brutta parola. Molti soffrono questo appellativo, io no! Per me è una eccezionale opportunità! Mi permette ogni volta di scegliere e di decidere volontariamente di dedicarmi a questo lavoro. Lo scelgo, non è il mio posto fisso, è una scelta e così resterà, ogni giorno! In questi anni i ragazzi hanno condiviso con me gioie, desideri, difficoltà e sogni…possibilità per pochi eletti custodire tali confessioni. No, non sono segreti, né confessioni straordinarie, ma solo la vita quotidiana di un adolescente, che spesso molti adulti non trovano il tempo e il linguaggio per apprendere e accogliere.
Un racconto che sfiora l'anima di quei genitori che hanno dimenticato di essere stati figli, o più semplicemente che vogliono fermarsi ad ascoltare; di quegli insegnanti che vogliono scendere dal ruolo in cattedra, e scendere in giardino a giocare con i loro alunni, o di chi vuole fare una passeggiata nel mondo degli adolescenti riscoprendo di poter ancora parlare quella lingua antica (anche se ora modernizzata dai social e cellulari) dei giovani di tutti i tempi. Nel libro si nascondono segretamente dei pensieri elaborati e scritti da studenti di undici, dodici, e tredici anni... provate a capire quali sono. <<Cosa hai fatto oggi a scuola>>? <<Niente!>> Risponde lei, come tutti noi abbiamo fatto di fronte a questa domanda. Comincia tutto così, da un niente. Cosa c’è in quel niente?
MayBelle è un romanzo di formazione. La protagonista racconta le sue giornate attraverso un viaggio altalenante tra il mondo degli adolescenti e quello degli adulti attraverso la scuola e la famiglia. Insegnanti, genitori e nonni i protagonisti della comunità degli adulti, e coetanei, amici e compagni, protagonisti della comunità dei giovani i fuoricasa. Guarda con curiosità la figura dell'adulto, sottolineando le tante incomprensibili espressioni e azioni che fanno parte del quotidiano nella consuetudine di molti. Sul suo cammino incontra vari personaggi, alcuni poco definiti ma tutti significativi. Stimolo costante, figura di riferimento, esperienza di buon esempio, quel particolare adulto (in questo caso l’insegnante)… che il cielo dona puntuale in un certi momenti nella vita di tutti Ecco scandito il passare del tempo sulla giovane età di MayBelle.
Trama fitta di elementi ombra che arricchiscono il cammino della protagonista, un percorso tra storie speciali e storie di vita di tutti i giorni. I momenti che avvolgono MayBelle sono un trailer fantasy di un film che gli adulti hanno smesso di guardare e sognare.
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Ogni libro possiede un’anima...l’anima di chi lo ha scritto e pensato, di coloro che l’hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie ad esso. Questo sarà il libro “diverso” nella vostra libreria…quello che spezza la monotonia di dimensioni e dorsi tutti uguali sullo scaffale. L’intenzione del libro è...LEGGI